Angelo Berto alla Paris -Brest

Angelo Berto alla Paris -Brest - Paris 2019

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18-22 08 2019 Parigi - Brest - Parigi

Angelo Berto ha partecipato con la Nazionale Italiana alla mitica Randonneé francese di oltre 1200 km .

E con ieri si è avverato un sogno, partecipare alla Parigi-Brest-Parigi la regina delle Randonnee che si tiene ogni 4 anni. Tutto iniziò nel 2013, con il primo brevetto e quel sogno di vestire la maglia della Nazionale in Francia. Da lì un susseguirsi di brevetti e, nel 2015, anno della edizione numero 18 per cause di forza maggiore, incidente stradale parecchio grave, ho dovuto rinunciare a tutto. Ma quest’anno, convinto più che mai, ho ripreso tutti i brevetti necessari ed ho confermato prima l’ingresso in Nazionale Italiana e poi la partecipazione alla diciannovesima edizione della PBP.
Quello che ho vissuto in 90 ore di bici, tempo utile per prendere il brevetto madre, non si può descrivere in poche righe e non si può capire se non si prova personalmente.
Alle volte quelli che ci vedono da fuori pensano che non siamo completamente apposto a fare questi tipi di “cose”.
Ho conosciuto una Francia e un popolo francese molto disponibile e alla mano, pronto ad aiutarti e spronarti lungo la strada.
Nelle 90 ore a disposizione per concludere i 1220 km e scalare i quasi 12000 metri di dislivello ho avuto molte difficoltà e numerose crisi tra cui prevaleva quella del sonno. Solamente alla prima tappa, dopo 450 km circa ho dormito 3 ore e successivamente microsonni da circa 60 minuti ogni tappa, arrivando ad un totale di 7-8 ore totali in 4 notti. Avendo il camper a seguito riuscivo comunque ad organizzarmi con le tappe ma, in ultima ho dovuto dormire per strada 10 minuti perché ormai la stanchezza era molta e non volevo finire a terra o dentro un fosso come molti.
Ho sofferto il freddo di notte con la temperatura che scendeva fino a 5 gradi e sofferto il caldo di giorno, arrivando a toccare anche i 30 gradi! Ho avuto dolori muscolari e articolari in qualsiasi parte del corpo. Ho avuto fastidi intestinali e nausea soprattutto perché non ero abituato a mangiare 2 etti di pasta alle 5 del mattino!
Potrei continuare all’infinito a raccontare le emozioni ed anche i fastidi che ho vissuto in così poco tempo ma non mi basterebbe questo post.
Vorrei ringraziare tutte le persone che mi hanno seguito lungo il percorso, tramite il rilevamento gps e che mi hanno inviato messaggi di supporto. Però, un ringraziamento speciale e particolare va fatto alla scorta di supporto tecnico che mi ha seguito lungo il percorso adattandosi ai miei tempi e ritmi: Regina Franceschin, Silvana Tommasini, Giorgio Berto e da casa a Sylvie Okc Rui supporter speciale.